Chastel Blanc
Chastel Blanc Safita | |
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Coordinate | 34°49′14.88″N 36°07′01.92″E34°49′14.88″N, 36°07′01.92″E |
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Informazioni generali | |
Inizio costruzione | XI secolo |
Condizione attuale | Rimasto solo il maschio |
Informazioni militari | |
Azioni di guerra | Crociate |
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Chastel Blanc, o Safita, è un castello templare situato nell'omonima città in Siria. È menzionato per la prima volta in una fonte araba nel 1112 e si pensa sia entrato nelle mani dell'Ordine Templare verso il 1170. Il sultano Baybars tentò di conquistarlo, e per sventare il pericolo furono liberati 300 prigionieri musulmani. Ma alla morte di Saint Luis, il mamelucco tornò ad attaccarlo[1], conquistandolo nel 1271.[2]
Descrizione
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/6/66/Burj_Safita.jpg/220px-Burj_Safita.jpg)
Oggi del castello resta solo il maschio, posto su un colle a 380 m di altezza. Questo (di dimensioni 31x18 m e alto 27) ha mura spesse 4 m ed è diviso in due piani, dei quali quello inferiore ospita una chiesa a tre campate, e quello superiore una sala da otto campate divise per due da tre colonne, con 11 feritoie[1]. Sotto il maschio si trovava una cisterna d'acqua e attorno ad esso si ergevano due cinte murarie di forma irregolare con qualche torre e il corpo di guardia di fronte.[2]
Galleria d'immagini
- Chiesa all'interno del torrione
- Sala superiore
Note
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![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/f/f5/Pot-artenac_alt.png/19px-Pot-artenac_alt.png)
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/8/82/Tempietto_tipo_2.png/20px-Tempietto_tipo_2.png)
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/1/10/Cross_Templar.svg/25px-Cross_Templar.svg.png)