Ensign N181

Ensign N181
Descrizione generale
CostruttoreBandiera del Regno Unito  Ensign
CategoriaFormula 1
Produzione1982
Progettata daNigel Bennett
SostituisceEnsign N180
Sostituita daTheodore MN183
Descrizione tecnica
Meccanica
Telaiomonoscocca di alluminio e carbonio
MotoreFord Cosworth DFV V8
TrasmissioneHewland FGA400
Altro
CarburanteValvoline
PneumaticiPirelli, Avon
AvversarieVetture di Formula 1 1982
Risultati sportivi
DebuttoGran Premio del Brasile 1982
PilotiRoberto Guerrero
Palmares
Corse Vittorie Pole Giri veloci
9 0 0
Campionati costruttori0
Campionati piloti0

La Ensign N181 è una monoposto di Formula 1 costruita dalla scuderia inglese Ensign per partecipare al campionato mondiale di Formula Uno del 1982.[1]

Progettata da Nigel Bennett[2] e spinta da un motore Cosworth DFV V8, fu guidata da Roberto Guerrero ma fu mai abbastanza competitiva. Presentava l'interessante caratteristica del telaio in due parti: una vasca inferiore in Pannelli di Alluminio a nido d'ape e un guscio superiore in carbonio, imbullonati tra loro. Soluzione che sarà ripresa l'anno dopo dalla Brabham BT52 vincitrice del mondiale piloti, e da altre vetture Il miglior risultato fu l'ottavo posto nel Gran Premio di Germania 1982.[3]

Fu l'ultima vettura della Ensign in Formula 1 poiché la squadra fu venduta a Teddy Yip, proprietario della Theodore Racing.[4] Fu realizzata un solo esemplare che poi venne convertita nella Theodore ET183.

Note

  1. ^ https://books.google.it/books?id=NUs-AQAAQBAJ&pg=PA64&dq=Ensign+N181&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwiTyd7louzyAhUyD2MBHW9tDtIQ6AF6BAgEEAM#v=onepage&q=Ensign%20N181&f=false
  2. ^ https://books.google.it/books?id=aczKjoVLQn8C&pg=PA146&dq=Ensign+N181&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwiTyd7louzyAhUyD2MBHW9tDtIQ6AF6BAgGEAM#v=onepage&q=Ensign%20N181&f=false
  3. ^ https://books.google.it/books?id=-y-FCgAAQBAJ&pg=PA78&dq=Ensign+N181&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwiTyd7louzyAhUyD2MBHW9tDtIQ6AF6BAgJEAM#v=onepage&q=Ensign%20N181&f=false
  4. ^ https://www.grandprix.com/gpe/con-ensig.html

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Collegamenti esterni

  • Statistiche, su statsf1.com.
  • Statistiche, su racingsportscars.com.
  • Statistiche, su oldracingcars.com.
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