Gancanagh

Un gancanagh (IPA: [ɡænˈkænə], dall'irlandese gean canach, "colui che parla d'amore") è una creatura fatata, solitamente maschio, appartenente al folklore irlandese, nota per i suoi poteri di seduzione[1].

Etimologia

La parola, scritta anche come geancánach o ganconer, viene solitamente fatta derivare dall'irlandese gean canach, espressione tradotta letteralmente come "colui che parla d'amore"[1], tuttavia, fonti raccolte dal Irish Folklore Commission suggeriscono anche un possibile secondo significato, ovvero quello di "bambino piccolo"[2][3][4].

Storia

In una storia pubblicata sul The Dublin and London Magazine nel 1825, gancanagh è un nome dato al popolo delle fate irlandesi. Sono descritti come piccoli umanoidi che vivono nelle caverne sotto la guida del capitano Dearg e sono dediti alla seduzione e al rapimento di giovani fanciulle[5]

Nel 1855, Nicholas O'Kearney descrisse il gancanagh come un folletto simile al leprecauno, ma più pigro. Scrisse che incontrarlo era portatore di sventura e il suo unico interesse era rapire pastorelle e contadine dalle valli vicine la sua tana[6][7].

Nel 1888, Yeats scelse Ganconagh come suo pseudonimo, notando che il termine non era incluso nei suoi dizionari mitologici e che la fata non era molto nota nel Connacht[1][8].

John O'Hanlon descrisse i gancanagh in una sua poesia, descrivendoli come soldati fatati che cavalcano l'aria[9].

La poetessa Ethna Carbery scrisse dei gancanagh come di incubi dagli occhi neri, attraenti ma pericolosi, senza ombra e sempre accompagnati dalla nebbia. Seducono le donne per poi lasciarle morire di stenti, intossicate dal loro bacio[10].

Cultura popolare

  • Nella serie Wicked Lovely di Melissa Marr, due personaggi, Irial e Niall, sono gancanagh.
  • Nella serie Il Popolo dell'Aria di Holly Black, i personaggi di Liriope e dei suoi figli, Locke e Oak, sono gancanagh.

Note

  1. ^ a b c Fairy and Folk Tales of the Irish Peasantry: Notes: The Ganconer or Gancanagh, su sacred-texts.com.
  2. ^ (EN) Focla Gaeilge atá in Úsáid Fós san gCeantar Seo · Donore · The Schools' Collection, su dúchas.ie.
  3. ^ (EN) Focla Gaeilge atá in Úsáid Fós i mBéal na mBéarlóirí i gCo. na Mí · Duleek (B.) · The Schools' Collection, su dúchas.ie.
  4. ^ (EN) A Fairy Story - Geancánach · Ármhach (B.) · The Schools' Collection, su dúchas.ie.
  5. ^ (EN) The Dublin and London magazine, 1825.
  6. ^ (EN) Thomas Crofton Croker, Fairy Legends and Traditions of the South of Ireland: The shefro. The cluricaune. The banshee. The phooka. Thierna na oge, J. Murray, 1826, p. 155.
  7. ^ (EN) Nicholas O'Kearney, Transactions of the Ossianic Society for the Year ...: Feis tighe chonain chinn-shleibhe or The festivities at the house of Conan of Ceann-Sleibhe, in the county of Clare, O'Daly, 1855, pp. 18-19.
  8. ^ (EN) William Butler Yeats, The Collected Works of W.B. Yeats Vol. VI: Prefaces and Introductions, Simon and Schuster, 30 giugno 2008, ISBN 978-1-4391-0623-5.
  9. ^ (EN) John O'Hanlon, Legend Lays of Ireland, John Mullany, 1 Parliament-Street., 1870, p. 120.
  10. ^ Carbery, Ethna (1902). The Four Winds of Eirinn.
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