Gianni Vernuccio

Gianni Vernuccio (Il Cairo, 30 maggio 1918 – Como, 2007[1]) è stato un regista, montatore e produttore cinematografico italiano.

Biografia

Nato in Egitto, al Cairo, dove la famiglia si era trasferita, parte per Roma dove frequenta i corsi di regia del Centro sperimentale di cinematografia, dopo il diploma lavora presso l'Istituto Luce come montatore nel campo dei cortometraggi e documentari, poi come regista di documentari.

Nel 1944 si occupa di montaggio per alcuni film realizzati al Cinevillaggio della Giudecca a Venezia.

Nel 1945 trovandosi a Milano riprende a Piazzale Loreto, insieme all'operatore Massimo Dallamano filma i cadaveri di Benito Mussolini, Claretta Petacci e degli altri gerarchi del fascismo esposti nella piazza. Sempre nel 1945 inizia la lavorazione, nel capoluogo lombardo, del suo primo lungometraggio Uomini senza domani che uscirà solo tre anni dopo,

Dopo una parentesi in Egitto dove gira due film, riprende l'attività a Roma, con il film Canzoni a due voci del 1953, al quale seguiranno altre 12 pellicole dove cura oltre alla produzione, la regia, la fotografia, il montaggio, sino al 1972 quando chiuderà la sua attività.

Filmografia

Documentari

  • Il paese delle fisarmoniche (1942)
  • Piccoli alpini (1942)
  • Il circo (1943)
  • Il Giorgione dei pioppi (1949)
  • Arminie del Verbano (1949)

Lungometraggi

Note

  1. ^ Intervista alla vedova di Gianni Vernuccio, su nocturno.it. URL consultato il 13 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 26 ottobre 2014).

Bibliografia

  • I registi italiani - Catalogo Bolaffi a cura di Gianni Rondolino
  • Dizionario del cinema italiano - I registi, di Roberto Poppi, Gremese, Roma, 2002

Collegamenti esterni

  • Gianni Vernuccio, su CineDataBase, Rivista del cinematografo. Modifica su Wikidata
  • Gianni Vernuccio, su MYmovies.it, Mo-Net Srl. Modifica su Wikidata
  • (EN) Gianni Vernuccio, su IMDb, IMDb.com. Modifica su Wikidata
  • Archivio Corriere della Sera - Gianni Vernuccio: "Come filmai Mussolini a Piazzale Loreto", su archiviostorico.corriere.it.
Controllo di autoritàVIAF (EN) 315090613 · ISNI (EN) 0000 0004 4730 2073 · BNF (FR) cb14703616p (data) · WorldCat Identities (EN) viaf-315090613
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