Giardino botanico alpino Chanousia

Giardino alpino Chanousia
Il giardino botanico alpino Chanousia
Ubicazione
StatoBandiera della Francia Francia
LocalitàSéez
IndirizzoColle del Piccolo San Bernardo, D1090
Caratteristiche
Superficie8.000 m²
Inaugurazione1897
GestoreAssociazione "Jardin historique du Col du Petit St. Bernard - La Chanousia"
Aperturaprimi di luglio-terza domenica di settembre 9:00-18:00
Realizzazione
CostruttorePierre Chanoux
ProprietarioComune di La Thuile (AO)
Mappa di localizzazione
Map
Sito web
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Il giardino alpino Chanousia (in francese Jardin botanique alpin Chanousia) è un giardino alpino nel dipartimento francese della Savoia, situato a 2170 m di altitudine presso il colle del Piccolo San Bernardo, al confine con l'Italia. È aperto al pubblico da luglio a settembre.

Storia

Dal 1860 al 1909 l'ospizio del Piccolo San Bernardo, allora in territorio italiano, fu diretto dall'abate Pierre Chanoux. Quest'ultimo, appassionato di botanica, a partire dal 1880 realizzò davanti all'ospizio un piccolo giardino alpino, la cui nascita «venne formalizzata nel 1893 con una delibera del comune di La Thuile[1]. Il giardino fu chiamato Chanousia in onore del suo fondatore.

Successivamente diretto, tra gli altri, da Lino Vaccari e Marco De Marchi, arrivò a ospitare oltre 4000 specie di piante alpine. Si può considerare uno dei primi giardini a ospitare centinaia di specie, locali e non[2].

Devastato dai combattimenti della seconda guerra mondiale, al termine della quale il trattato di Parigi lo assegnò alla Francia, rimase in stato di abbandono fino al 1978, quando riaprì per iniziativa della Societé de la flore valdôtaine e del suo direttore Efisio Noussan.

Nonostante si trovi in territorio francese, è di proprietà del comune di La Thuile e dell'Ordine Mauriziano[3].

Gli ambienti

Vista dall'alto del giardino botanico

Il giardino Chanousia è suddiviso in ambienti tematici:

  • le rupi silicee
  • il macereto[4] siliceo
  • le rupi calcaree
  • il macereto calcareo
  • la prateria alpina
  • il megaforbieto
  • l'ambiente di greto
  • la torbiera
  • il prato umido e il laghetto.

Il semenzaio e le roccere sono in corso di ristrutturazione.

Note

  1. ^ Giovanna Dal Vesco, "La Chanousia", in Francesco Maria Raimondo (a cura di), Orti botanici, giardini alpini, arboreti italiani, Palermo, Ed. Grifo, 1992, p. 381.
  2. ^ I giardini alpini della Valdigne
  3. ^ Storia del giardino alpino Chanousia.
  4. ^ Cos'è un macereto Archiviato il 20 settembre 2008 in Internet Archive., sul sito del Giardino alpino Saussurea.

Bibliografia

  • Giovanna Dal Vesco, "La Chanousia", in Francesco Maria Raimondo (a cura di), Orti botanici, giardini alpini, arboreti italiani, Palermo, Ed. Grifo, 1992.
  • Carla Lombardi, La vita delle piante alpine studiata alla "Chanousia", Roma, Soc. tip. Luzzatti, 1928
  • Bernard Janin, Chanousia, Aosta, Musumeci, 1978
  • Chanousia : annuario, a cura del Giardino botanico alpino dell'ordine mauriziano al piccolo San Bernardo, Roma, Soc. tip. Luzzatti, 1928-1940
  • Lino Vaccari, Le celebrazioni per il quarantennio della Chanousia, Torino, Checchini, 1940
  • Lino Vaccari, L. Pavarino, Catalogo delle piante spontanee e coltivate nell'anno 1897 nella Chanousia al piccolo S. Bernardo, alt. 2200, Aosta, Edoardo Duc, 1897
  • Barbara Barisani, Vanna Dal Vesco, Chanousia: giardino botanico alpino, 2170 m, s. l., Neos, 1998

Voci correlate

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Collegamenti esterni

  • Sito ufficiale, su chanousia.org. Modifica su Wikidata
  • Pagina del giardino Chanousia sul sito del turismo della Regione Valle d'Aosta, su lovevda.it (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2014).
  • Pagina sul sito del progetto VIVA, su vivavda.it.
  • Alcune fotografie, su steffoto.altervista.org. URL consultato il 5 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
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