Giunillo

Giunillo conosciuto anche come Giunìlio (in latino Iunillus; 527 – 552) è stato un politico e teologo bizantino che ricoprì l'incarico di quaestor sacri palatii durante il regno dell'imperatore Giustiniano I.[1].

Scrisse l'Instituta regularia divinae Legis in due libri, una sorta di manuale biblico; il testo era basato sugli insegnamenti di un membro della Scuola di Nisibi, Paolo il Persiano, che a sua volta era stato influenzato dagli scritti di Teodoro di Mopsuestia. Gli Instituta di Giunillo diffusero in Occidente la conoscenza della scuola di esegesi biblica di Antiochia.[2]

È stato ipotizzato[3] che Giunillo fosse un parente dell'aristocratica Venanzia, corrispondente di Fulgenzio di Ruspe e forse membro della gens Decia.[4]

Note

  1. ^ Procopio di Cesarea, Storia segreta, 20.17.
  2. ^ M.L.W. Laistner, Thought and Letters in Western Europe: A.D. 500 to 900, seconda edizione (Ithaca: Cornell University, 1957), p. 115.
  3. ^ Susan T. Stevens «The Circle of Bishop Fulgentius», Traditio, 38 (1982), p. 336 JSTOR 27831119.
  4. ^ Fulgenzio, Epistulae 7.1.

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Collegamenti esterni

  • Giunillo, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. Modifica su Wikidata
  • Opere di Giunillo / Giunillo (altra versione), su MLOL, Horizons Unlimited. Modifica su Wikidata
  • Introduzione di John F. Collins a Giunillo, con testo e traduzione degli Instituta regularia divinae legis
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