Juan José Paso

Juan José Paso

Membro della Prima Giunta e della Giunta Grande nelle Province Unite del Río de la Plata
Durata mandato25 maggio 1810 –
23 settembre 1811

Membro del Primo Triumvirato nelle Province Unite del Río de la Plata
Durata mandato23 settembre 1811 –
5 aprile 1812
SuccessoreJuan Martín de Pueyrredón

Membro del Secondo Triumvirato nelle Province Unite del Río de la Plata
Durata mandato8 ottobre 1812 –
20 febbraio 1813
SuccessoreJosé Julián Pérez

Dati generali
ProfessioneAvvocato

Juan José Esteban Paso (Buenos Aires, 2 giugno 1758 – San José de Flores, 10 settembre 1833) è stato un avvocato e politico argentino. Dopo essere stato tra i protagonisti della Rivoluzione di Maggio fu membro della Prima Giunta, della Giunta Grande, del Primo e del Secondo Triumvirato. Partecipò inoltre al Congresso di Tucumán, che proclamò l'indipendenza dalla Spagna.

Biografia

Figlio del fornaio[1] di origine galiziana Domingo del Passo,[2] Juan José Paso si laureò in giurisprudenza all'Università di Córdoba nel 1779, e fu in seguito nominato professore di filosofia al Colegio de San Carlos, nella città di Buenos Aires, prima di trasferirsi per qualche anno in Perù. Tornato nel Vicereame del Río de la Plata, ricoprì alcuni incarichi all'interno della pubblica amministrazione coloniale.[3]

Allo scoppio della Rivoluzione di Maggio partecipò all'assemblea (cabildo abierto) del 22 maggio 1810, nella quale affermò per la città di Buenos Aires il diritto di prendere l'iniziativa a nome di tutto il vicereame, le cui città sarebbero state coinvolte successivamente nel processo di cambiamento.[4] La sua mozione ottenne 20 voti, che aggiunti a quelli delle mozioni di Solá, Ruiz Huidobro, Saavedra e di Castelli portarono alla destituzione del viceré Baltasar Hidalgo de Cisneros.[5]

Il 25 maggio fu eletto dal cabildo segretario della Prima Giunta al pari di Mariano Moreno;[6] inviato in missione diplomatica a Montevideo per propagandare gli ideali rivoluzionari, non riuscì ad evitare la guerra contro i realisti che vi si erano asserragliati.[3] Alla dissoluzione della Giunta Grande, fu eletto membro del Primo Triumvirato con Feliciano Chiclana e Manuel de Sarratea,[7] venendo sostituito il 5 aprile 1812 da Juan Martín de Pueyrredón alla scadenza del mandato.[8]

L'8 ottobre 1812, a seguito del colpo di mano che provocò la caduta del precedente governo, fu designato dal cabildo a far parte del Secondo Triumvirato con Nicolás Rodríguez Peña e Antonio Álvarez Jonte;[9] considerato poco in sintonia con la linea politica del partito liberale al potere, fu sostituito nel febbraio successivo da José Julián Pérez.[10]

Al termine di una missione diplomatica in Cile, Paso fu eletto nel 1816 al Congresso di Tucumán, dal quale il 9 luglio lesse l'atto di indipendenza dell'Argentina.[11] Ritiratosi dalla politica attiva, morì il 10 settembre 1833; i suoi resti furono portati al Cimitero della Recoleta.[12]

Note

  1. ^ Pastor Migueláñez, p. 400.
  2. ^ Juan José Paso fu iscritto nei registri di battesimo con tale grafia nel cognome nonostante il padre si chiamasse "del Passo". Gabriel Giubellino, "Un chozno de Juan José Paso y su obsesión por el apellido.", su Clarín.com.
  3. ^ a b Díaz Díaz, pp. 289-290.
  4. ^ Luna, p. 62.
  5. ^ Abad de Santillán, p. 409.
  6. ^ Fernández, p. 34.
  7. ^ Lorenzo, p. 109.
  8. ^ López, pp. 123-124.
  9. ^ Lorenzo, p. 118.
  10. ^ López, p. 303.
  11. ^ Alaniz, p. 108.
  12. ^ Alaniz, p. 110.

Bibliografia

  • (ES) Diego Abad de Santillán, Historia Argentina, TEA (Tipográfica Editora Argentina), 1965.
  • (ES) Rogelio Alaniz, Hombres y mujeres en tiempos de revolución: De Vértiz a Rosas, Universidad Nacional del Litoral, 2005, ISBN 9875084700.
  • (ES) Gonzalo Díaz Díaz, Hombres y documentos de la filosofía española: O-R, CSIC, 1998, ISBN 8400077571.
  • (ES) Jorge Fernández, Julio César Rondina, Historia Argentina, Volume 1, Universidad Nacional del Litoral, ISBN 9875083313.
  • (ES) Vicente Fidel López, Historia de la República Argentina : su origen, su revolución y su desarrollo político hasta 1852, Volume 4, Buenos Aires, J. Roldán, 1911.
  • (ES) Celso Ramón Lorenzo, Manual de historia constitucional Argentina, Editorial Juris, 1994, ISBN 9789508170224.
  • (ES) Félix Luna, Breve historia de los Argentinos., Grupo Editorial Planeta, 1994, ISBN 950-742-415-6.
  • (ES) Clementino Pastor Migueláñez, Cultura y humanismo en la América colonial española, Volume 1, LibrosEnRed, ISBN 1597546216.
Controllo di autoritàVIAF (EN) 62444624 · ISNI (EN) 0000 0000 3406 0993 · CERL cnp00572914 · LCCN (EN) n98093857 · GND (DE) 123025605 · BNE (ES) XX1457937 (data) · WorldCat Identities (EN) lccn-n98093857
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