Loving - Gioco crudele

Loving - Gioco crudele
Titolo originaleLoving
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1970
Durata90 min
Generedrammatico
RegiaIrvin Kershner
SoggettoJ.M. Ryan (romanzo Brooks Wilson Ltd.)
SceneggiaturaDon Devlin
ProduttoreDon Devlin
FotografiaGordon Willis
MontaggioRobert Lawrence
MusicheBernardo Segall
Interpreti e personaggi
  • George Segal: Brooks Wilson
  • Eva Marie Saint: Selma Wilson
  • Sterling Hayden: signor Lepridon
  • Keenan Wynn: Edward
  • Nancie Phillips: Nelly Parks
  • Janis Young: Grace
  • David Doyle: Will Parks
  • Paul Sparer: Marve
  • Andrew Duncan: Willy Wulfman
  • Sherry Lansing: Susan
  • Roland Winters: Tom "Plommie" Plommer
  • Edgar Stehli: signor Kramm
  • Calvin Holt: Danny
  • Mina Kolb: Diane
  • Diana Douglas: signora Shavelson
  • David Ford: Al
  • James Manis: Charles
  • Mart Hulswit: Ted
  • John Fink: Brad
  • William Duffy: Jay
  • Irving Selbst: Benny
  • Martin Harvey Friedberg: Roger
  • Lorraine Cullen: Lizzie Wilson
  • Cheryl Bucher: Hannah Wilson
  • Ed Crowley: signor Shavelson
  • Roy Scheider: Skip Geiser
  • Sab Shimono: Byron
  • Eileen O'Neill: Cindy
  • Diane Davies: Barbie

Loving - Gioco crudele[1] (Loving) è un film di Irvin Kershner del 1970.

Trama

Un illustratore pubblicitario ha problemi col suo capo, con la moglie e con l'amante. Durante un party ha una "sbandata" per la moglie di un collega e i due si appartano in giardino, ma la cosa diviene di dominio pubblico a causa di una videocamera di sicurezza. La moglie e il collega non la prendono bene.

Produzione

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Distribuzione

Fu distribuito in prima a New York il 4 marzo 1970.

In Italia fu proiettato in anteprima il 22 settembre 1970 alla rassegna Incontri col cinema a Sorrento col titolo Loving[2], mentre nelle sale fu distribuito nell'estate 1972 col titolo Loving - Gioco crudele.[3] A Roma venne distribuito soltanto dal 10 agosto 1974.[4][5]

Critica

Il The New York Times lo inserì tra i dieci migliori film del 1970.[6]

«Stavolta l'analisi dei rapporti, in un momento difficile, tra moglie e marito non offre al regista la base per osservazioni psicologiche di qualche finezza. La vicenda, già esile in sé, è narrata in maniera distratta, non è calata in una prospettiva umana interessante com'era capitato l'anno scorso a quel notevole, sebbene non totalmente apprezzato, Diario d'una casalinga inquieta di Frank Perry, che fa testo in materia di studio di certe situazioni familiari, non americane soltanto. Nonostante la presenza di due buoni interpreti quali George Segal e Eva Marie Saint, il raccontino odierno si disperde, gira a vuoto.»

(Achille Valdata su La Stampa dell'8 settembre 1972[7])

«La crisi dell'americano di mezza età [...] era un tormentone dell'epoca [...] venne acclamato come il migliore del filone. Ma [...] non è invecchiato bene. **»

(Paolo Mereghetti, Dizionario dei film, ed. 1994)

Note

  1. ^ Nulla osta dell'edizione cinematografica italiana, italiataglia.it
  2. ^ "Incontri al cinema" a Sorrento, Achille Valdata, La Stampa, 23 settembre 1970
  3. ^ Da oggi in prima, Stampa Sera, 7 settembre 1972
  4. ^ Cinema - Prime visioni, l'Unità, 10 agosto 1974
  5. ^ Le prime - Cinema: Loving, l'Unità, 13 agosto 1974.
  6. ^ Il «Fellini-Satyricon» tra i primi dieci in Usa, La Stampa, 28 dicembre 1970
  7. ^ Il film del giorno: "Loving" con George Segal

Collegamenti esterni

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