Marcasite

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Marcasite
Classificazione Strunz2.EB.10.a
Formula chimicaFeS2
Proprietà cristallografiche
Sistema cristallinorombico[1][2], ortorombico[3][4]
Classe di simmetriabipiramidale[3][4]
Parametri di cellaa = 4.445, b = 5.425, c = 3.388[3][4]
Gruppo puntuale2/m 2/m 2/m[3][4]
Gruppo spazialePnnm[3][4]
Proprietà fisiche
Densità4,88[1], 4,9 circa[2], 4,89[3], 4,6-4,9 g/cm³
Durezza (Mohs)5½-6[1][3], 6 circa[2] 6,5[1][3]
Sfaldaturanon molto evidente[1], prismatica poco evidente[2], indistinnta secondo {010}[3], distinta secondo {101}, debole secondo {110}
Fratturairregolare[3][4]
Coloregiallo ottone[1], giallo bronzeo[1], giallo chiaro[2], bronzo[3], giallo ottone chiaro[3], giallo ottone pallido[4], bianco stagno[3][4], giallo chiaro verdastro
Lucentezzametallica[3][4], submetallica[4]
Opacitàopaca[3][4]
Strisciogrigio brunastro nero[3], da grigio scuro a nero[4], giallo ottone
Diffusionemolto raro[1]
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La marcasite è un solfuro di ferro, appartenente al gruppo della marcasite-löllingite, simile alla pirite (ma più leggero e fragile) e ugualmente usato per l'estrazione dell'acido solforico. Caratterizzata da durezza, non si sfalda facilmente.

Abito cristallino

L'abito cristallino è bipiramidale, prismatico[2], geminato secondo il prisma verticale {110}[2], comuni i gruppi a freccia[2], a ferro di lancia[2], a cresta[2] e quelli ciclici di cinque individui[2], a rosetta[2], o tabulare secondo il pinacoide basale. Comune anche in noduli e gruppi raggiati[2].

Origine e giacitura

Il minerale si forma nelle miniere metallifere, ma più comunemente nelle rocce calcaree, argillose o depositi di lignite[1].

La marcasite si rinviene come minerale primario nelle rocce sedimentarie, come a Dover nel Kent (UK), in cristalli e noduli nel gesso, e in vene idrotermali di bassa temperatura. A Rammelsberg in Germania si rinvengono bei cristalli geminati. Si trova in abbondanza anche in Romania e nel distretto minerario dei tre stati negli (U.S.A.).

Forma in cui si presenta in natura

La Marcasite si forma sia come minerale primario che secondario. Come minerale primario forma noduli, concrezioni e cristalli nelle rocce sedimentarie. Come minerale secondario si forma per alterazione chimica di un minerale primario come la pirrotite e la calcopirite e sulle superfici fresche è di un giallo pallido quasi bianco e ha una lucentezza brillante e metallica. Questi cristalli sottili, piatti e tabulari, se aggregati sono detti "a cresta di gallo".

Cristalli di marcasite, su calcare

Caratteri chimici

Utilizzo

Molti dei campioni sono delle piriti spacciate per marcasiti[5]. I campioni di marcasite vengono intagliati "a rosa"[5]. La marcasite, nell'oreficeria e nella bigiotteria di pregio, viene tagliata e sagomata in forma di minuscole cuspidi, che vengono poi polite e incastonate, specialmente in gioielli d'argento, in modo da formare cornici ornamentali intorno alle pietre preziose, oppure per realizzare superfici a pavé, che creano gradevoli riflessi luminosi, simili a quelli dei brillantini, dovuti alla lucentezza metallica del minerale. I gioielli con marcasiti erano molto in voga nell'epoca vittoriana. (Cfr. Gavin Linsell, Die Welt der Edelsteine, Juwelo Deutschland GmbH Ed., 2014; pp.168-69).

Note

  1. ^ a b c d e f g h i j Carlo Maria Gramaccioli, II. Solfuri, in Come collezionare i minerali dalla A alla Z, vol. 1, Milano, Alberto Peruzzo editore, 1988, p. 133.
  2. ^ a b c d e f g h i j k l m E. Artini, Classe II Solfuri, arseniuri, ecc. (Sottocapitolo 2. solfuri, ecc. dei metalli), in I minerali, sesta edizione riveduta e ampliata, Milano, Ulrico Hoepli editore, 1981, pp. 338-339, ISBN 88-203-1266-2.
  3. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v (EN) Marcasite Mineral Data, su webmineral.com. URL consultato il 17/04/2021.
  4. ^ a b c d e f g h i j k l m n (EN) Marcasite, su mindat.org. URL consultato il 17/04/2021.
  5. ^ a b Mario Fontana, Gemmologia, in Come collezionare i minerali dalla A alla Z, vol. 3, Milano, Alberto Peruzzo editore, 1988, p. 792.

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Collegamenti esterni

  • (EN) Webmineral.com.
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