Raziye Hatun

Ayşe Raziye Hatun (turco ottomano : راضیه خاتون, "la vivente" o "femminile" e "colei che accetta"; ... – Costantinopoli, 26 giugno 1597) fu una cortigiana e confidente di Nurbanu Sultan e di suo figlio, il sultano ottomano Murad III.

Carriera

Di origini sconosciute, Raziye, inizialmente chiamata Ayşe, entrò nell'harem di Murad dopo il 1566, quando divenne governatore di Manisa. Venne notata da Nurbanu Sultan, Haseki del Sultano Selim II in visita al figlio, che la prese sotto la sua ala[1].

Quando Murad divenne Sultano nel 1574 Raziye si spostò nell'harem di Topkapi, a Costantinopoli, e ottenne di essere promossa a Kalfa (personale amministrativo) e Vekilharc hazinedar (tesoriera)[1][2]. Insieme a Canfeda Hatun, governante dell'harem, e alla poetessa Hübbi Hatun formò una fazione vicina sia alla Valide Sultan Nurbanu che al Sultano stesso, e poté accumulare ricchezze e influenza[3][4].

Usò la sua posizione per procurare un posto di rilievo a corte all'indovino e interprete di sogni Şeyh Şüca, un derviscio di origini albanesi e a Ümmi Sinan, ex giardiniere di palazzo[1][5][6].

Raziye fu anche protetta dalla madre di uno dei figli di Mehmed III, Şehzade Selim: aveva patrocinato la madre (Handan Sultan) presso il sultano e in cambio la ragazza e il principe la trattarono come un famigliare[1].

Raziye morì il 26 giugno 1597 e fu sepolta nella moschea Arap a Costantinopoli[7][8].

Vita privata

Dal momento che non era una concubina del sultano ma un membro del personale a Raziye fu permesso lasciare l'harem e sposarsi.

Sposò inizialmente Bekir Aga[7], con cui ebbe due figli e due figlie[7]. La coppia viveva in una lussuosa villa Beşiktaş, e Raziye possedeva lei stessa delle schiave personali[9].

Dopo la morte del primo marito Raziye si risposò con Yahya Pasha, un favorito di Safiye Sultan e Mehmed III che fu giudice a La Mecca e in numerose province africane, asiatiche ed europee[7].

Discendenza

Dal suo primo matrimonio, Raziye ebbe due figli e due figlie[10]:

  • Mustafa Pasha, governatore dell'Eyalet di Erzurum.
  • Un figlio, emiro di guardia in Egitto.
  • Una figlia, descritta come "bellissima", che sposò Muhyiddin Mehmed Efendi, che divenne kadı di Bursa, di Istanbul e fu poi promosso kadıasker dell'Anatolia, e in seguito divenne kadı dell'Egitto e kadıasker della Rumelia. Fu una figura di spicco nell'harem fra il 1596 e il 1604. Era favorita da Safiye, per la quale aveva il compito di leggere e scrivere lettere, e molto vicina a Mehmed III, con il quale era solita giocare a scacchi. Cadde in disgrazia nel marzo 1604, quando Handan Sultan, madre del nuovo sultano Ahmed I (figlio di Mehmed III) scacciò da corte tutti gli alleati di Safiye per sostituirli coi suoi.
  • Una figlia. Sposò un Ağa che ottenne un importante incarico a Il Cairo.

Morte

Raziye fu giustiziata il 26 giugno 1597 da Mehmed III, colpevole di aver provato a incoronare uno dei suoi fratellastri. Venne sepolta a Costantinopoli, nella Moschea Arap[11].

Note

  1. ^ a b c d Pedani 2000, p. 24.
  2. ^ Sakaoglu 2007 , pag. 116
  3. ^ Fabris & Bombaci 2010, p. 26
  4. ^ Petruccioli 1997 , pag. 50
  5. ^ Fleischer 2014 , pag. 72-3
  6. ^ Imber e Kiyotaki 2005 , pag. 142
  7. ^ a b c d Tezcan 2013, p. 106
  8. ^ Ayvansaray-i 2000 , pag. 414.
  9. ^ Pedani 2000, p. 25
  10. ^ Tezcan 2013, p. 106-107
  11. ^ Ayvansaray-i 2000, p. 134, 414

Bibliografia

  • (EN) Necdet Sakaoğlu, Famous Ottoman women, Istanbul, Avea, 2007, ISBN 978-975-7104-77-3, OCLC 472256214.
  • (EN) Cornell H. Fleischer, Bureaucrat and intellectual in the Ottoman Empire : the historian Mustafa Ali (1541-1600), Princeton University Press, 1986, ISBN 978-1-4008-5421-9, OCLC 70781676.
  • (EN) Baki Tezcan, The second Ottoman Empire : political and social transformation in the early modern world, Cambridge University Press, 2010, ISBN 978-0-521-51949-6, OCLC 458582838.
  • (EN) Maria Pia Pedani Fabris e Alessio Bombaci, Inventory of the lettere e scritture Turchesche in the Venetian State Archives, Brill, 2010, ISBN 978-90-474-4153-3, OCLC 695989776.
  • (EN) Colin Imber, Keiko Kiyotaki e Comité international d'études pré-ottomanes et ottomanes, Frontiers of Ottoman studies : state, province, and the West, Vol. 1, I.B. Tauris, 2005, ISBN 978-1-85043-631-7, OCLC 58477823.
  • (EN) Hafız Hüseyin Ayvansarayî, The garden of the mosques : Hafiz Hüseyin al-Ayvansarayî's guide to the Muslim monuments of Ottoman Istanbul, traduzione di Howard Crane, Brill, 2000, ISBN 90-04-11242-1, OCLC 41411930.
  • (EN) Attilio Petruccioli, Aga Khan Program for Islamic Architecture e Massachusetts Institute of Technology, Gardens in the time of the great Muslim empires : theory and design, E.J. Brill, 1997, ISBN 90-04-10723-1, OCLC 36430694.
  • (EN) Maria Pia Pedani Fabris, Safiye's Household and Venetian Diplomacy, in Turcica, vol. 32, n. 0, 1º febbraio 2000, pp. 9–32, DOI:10.2143/turc.32.0.460.
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