Renato Quartini
![Abbozzo](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/0/0e/Puzzle_stub.svg/45px-Puzzle_stub.svg.png)
Questa voce sull'argomento partigiani italiani è solo un abbozzo.
Contribuisci a migliorarla secondo le convenzioni di Wikipedia.
Renato Quartini (Ronco Scrivia, 27 settembre 1923[1] – Cravasco, 23 marzo 1945) è stato un partigiano italiano.
Biografia
Nato a Ronco Scrivia, prima della seconda guerra mondiale lavorava come impiegato negli stabilimenti Ansaldo a Sampierdarena.
Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 diventa partigiano, assumendo il nome di battaglia Tino, e operando sull'appennino ligure nella brigata Buranello.
Catturato dai soldati della Xª MAS durante il tentativo di liberare dalla prigionia il comandante gappista Riccardo Masnata[2] (Salvatore) catturato, venne fucilato durante l'eccidio di Cravasco, per rappresaglia, dopo vari mesi di prigionia.
Onorificenze
![Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/7/7c/Valor_militare_gold_medal_BAR.svg/60px-Valor_militare_gold_medal_BAR.svg.png)
«... impegnatosi per ordine superiore in un'impresa tanto ardita da apparire disperata, veniva sopraffatto dalle preponderanti forze nemiche. Benché seriamente ferito si attardava, cosciente del suo sacrificio, e riusciva a coprire con il fuoco la ritirata dei suoi uomini. Caduto in mani nemiche e subito brutalmente interrogato, manteneva fiero ed esemplare contegno, nulla rivelando. Subiva poi l'amputazione di una gamba, sopportando con stoicismo due successivi interventi chirurgici a poche ore di distanza. Subito rinchiuso in malsana cella, manteneva fermo il cuore per nove mesi di dure sofferenze. Condotto a morte, aveva ancora l'animo di facilitare, durante il trasporto in autocarro, la fuga di due compagni. Imbestialiti i tedeschi gli toglievano le stampelle e lo costringevano ad arrampicarsi sui fianchi di un monte sino al luogo dell'esecuzione, lui, privo di una gamba e coi polsi incatenati. Duro calvario di martirio e di gloria affrontato con la fierezza dei forti e nel nome d'Italia.[3]»
Note
- ^ Eccidio di Cravasco, su anpigenova.it. URL consultato il 7 maggio 2021.
- ^ Brigata Masnata - sede Anpi Sant'Olcese (PDF), su santolceseinforma.files.wordpress.com.
- ^ ANPI | Biografia: Renato Quartini
Collegamenti esterni
- Renato Quartini, in Donne e Uomini della Resistenza, Associazione Nazionale Partigiani d'Italia.
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/6/67/Crystal_Clear_app_Login_Manager.svg/25px-Crystal_Clear_app_Login_Manager.svg.png)