Starfuckers

Starfuckers
Paese d'origineBandiera dell'Italia Italia
GenereNoise rock
Rock alternativo
Rock sperimentale
Post-rock
Periodo di attività musicale1987 – 2004
EtichettaElectric Eye, Helter Skelter records, Sometimes records
Album pubblicati5
Studio4
Raccolte1
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Gli Starfuckers sono stati un gruppo rock italiano originario della Lunigiana ma bolognese di adozione.

Il loro sound è un originale connubio di noise-rock, industrial, jazz, avanguardia e musica concreta.[1] Hanno ottenuto la copertina di Blow Up e recensioni su The Wire, Alternative Press, Magnet.[2]

Nonostante la scarsa notorietà e l'esigua discografia, gli Starfuckers sono considerati dalla critica una band importante nel panorama rock italiano.[3]

Storia del gruppo

Nel loro album di debutto dal titolo Metallic Diseases, pubblicato dall'etichetta di Claudio Sorge Electric Eye nel 1989, le sonorità ricordano il sound di band quali gli Stooges e i Sonic Youth.[4].

Il quintetto base comprende Paolo Casini (basso), Gianfranco Verdaschi, Gianni Ginesi (chitarre), Manuel Giannini (voce) e Roberto Bertacchini (batteria), con l'ospite occasionale Paolo Vasoli al sax. Con questa formazione registra oltre alle tracce dell'esordio (comprese alcune outtakes finite in una successiva raccolta), il mini-lp Brodo di cagne strategico, pubblicato sempre dalla Electric Eye con l'appoggio dell'etichetta/distribuzione romana Helter Skelter il 1991[5]. È in questa fase che il gruppo abbandona la lingua inglese per l'italiano e forgia un suono più originale caratterizzato da sonorità noise rock e jazz.

Secondo il critico musicale Piero Scaruffi, il loro vero manifesto fu Sinistri, uscito nel 1994, album dalle forti contaminazioni avanguardistiche[6], mentre Alberto Campo ne definisce le modalità come "concettualmente prossime a certe scelte radicali degli Area"[7].

Nel 1997 uscì Infrantumi, che venne distribuito anche negli Stati Uniti e in Canada, in cui collaborano diversi ospiti come alcuni membri dei Massimo Volume.[8]

L'ultimo lavoro è del 2002, Infinitive Sessions, pubblicato dall'etichetta americana DBK Works con una formazione ridotta a 3 elementi (Giannini, Bertacchini e Bocci), e composto esclusivamente di brani strumentali.

Il gruppo ha successivamente cambiato nome, assumendo quello di Sinistri e accogliendo nella formazione l'ingegnere e tecnico del suono Dino Bramanti.[9]

Formazione

  • Manuel Giannini
  • Gianni Ginesi
  • Roberto Bertacchini
  • Paolo Casini
  • Gianfranco Verdaschi
  • Alessandro Bocci

Discografia

Album in studio

  • 1989 - Metallic Diseases (Electric Eye)
  • 1994 - Sinistri (Underground Records)
  • 1997 - Infrantumi (Lessness)
  • 2002 - Infinitive Sessions (DBK Works)

Album dal vivo

  • 2020 - The Eternal Soundcheck (Spittle Records Archive)

EP

Singoli

  • 1994 - Ordine (Drunken Fish Records, 7")

Raccolte

  • 2010 - Ordine '91-'96 (CD Compilation, Sometimes records)

Compilation

  • 1991 - Gioventù Sonica (Electric Eye, Helter Skelter records)
  • 1993 - Comin' Down Fast! (Helter Skelter records)
  • 1996 - Vidas Ilustres (Tedium House Publications)
  • 1999 - Atomic Milk-Throwers (Snowdonia Dischi)
  • 1999 - Tracce (Wallace Records)
  • 2002 - Batofar Cherche... L'Italie (Batofar)

Note

  1. ^ Starfuckers | Biography | AllMusic
  2. ^ BLOW UP #4 (Gen.-Feb. '98) - BLOW UP #4 (Gen.-Feb. '98)
  3. ^ The History of Rock Music. Starfuckers: biography, discography, reviews, links
  4. ^ Gianluca Testani, Enciclopedia Rock Italiano, Arcana Editrice, 2006, p. 374.
  5. ^ Starfuckers. Sinistri per forza di cose, su sentireascoltare.com, 9-2011.
  6. ^ Starfuckers su The History of Rock Music di Piero Scaruffi
  7. ^ Alberto Campo, Le Canzoni di ieri e di oggi, su La Repubblica, 13 gennaio 1995. URL consultato il 24 ottobre 2017.
  8. ^ https://www.discogs.com/Starfuckers-Infrantumi/release/2406308
  9. ^ https://www.discogs.com/artist/224817-Starfuckers

Bibliografia

  • A.A.V.V., Enciclopedia del rock italiano, a cura di Cesare Rizzi, Milano, Arcana, 1993, ISBN 8879660225. pg. 585-586
  • A.A.V.V., Enciclopedia Rock Italiano, a cura di Gianluca Testani, Arcana Editrice, 2006, p. 374.
  • Alessandro Bolli, Dizionario dei Nomi Rock, Padova, Arcana editore, 1998, ISBN 978-88-7966-172-0.
  • Arturo Compagnoni, Le guide pratiche di Rumore - Italia 90. Gli anni della musica alternativa, Pavia, Apache Edizioni, 2005.
  • A.A.V.V., Largo all'avanguardia - 50 anni di musica Rock a Bologna, a cura di Gianni Gherardi, Lucio Mazzi, Pierfrancesco Pacoda, Michele Pompei, Andrea Tinti, Angela Zocco, Bologna, Sonic Press, 2014, pp. 308-309.

Collegamenti esterni

  • (EN) Starfuckers, su AllMusic, All Media Network. Modifica su Wikidata
  • (EN) Starfuckers, su Bandcamp. Modifica su Wikidata
  • (EN) Starfuckers, su Discogs, Zink Media. Modifica su Wikidata
  • (EN) Starfuckers (Italian avant-garde experimental rock/art rock band), su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation. Modifica su Wikidata
  • Starfuckers memorabilia & free music download, su starfuckersmusic.tumblr.com.
  • sito ufficiale, su sinistri.org. URL consultato il 30 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 19 novembre 2010).
  • Myspace del gruppo, su myspace.com.
  • Monografia e intervista a Manuele Giannini e Alessandro Bocci, 2011, su sentireascoltare.com.
Controllo di autoritàVIAF (EN) 141090091 · LCCN (EN) no2006100640
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