Temperatura di autoignizione

Niente fonti!
Questa voce o sezione sull'argomento combustibili non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti.

La temperatura di autoaccensione (o di autoignizione) di un combustibile è la temperatura minima alla quale la sostanza inizia spontaneamente a bruciare in presenza di ossigeno, senza sorgenti esterne di innesco (come fiamme o candele).[1] La stessa temperatura costituisce infatti innesco sufficiente alla combustione.

La più bassa temperatura alla quale una sostanza si incendia in presenza di una sorgente esterna di accensione è conosciuta come punto di fiamma.

Per misurare sia la temperatura di autoaccensione sia il punto di fiamma si utilizza lo stesso apparato chiamato dispositivo di Pensky-Martens.

Temperatura di autoaccensione di alcuni materiali

Di seguito è indicata la temperatura di autoaccensione di alcuni materiali:[2]

  • Acetaldeide 175 °C
  • Acetone 465 °C
  • Benzene 498 °C
  • n-Butano 405 °C
  • Carta 230 °C
  • n-Esano 225 °C
  • Etano 515 °C
  • Etilene 450 °C
  • Etanolo 400 °C
  • Idrogeno 500 °C
  • Legno 300 °C
  • Metano 595/600 °C
  • Metanolo 464 °C
  • Propano 455 °C
  • Propilene 458 °C
  • Toluene 530 °C
  • Zolfo 243 °C
  • Cloroformio 192 °C

Note

  1. ^ (EN) Canadian Centre for Occupational Health and Safety, "Flammable & Combustible Liquids - Hazards"
  2. ^ (EN) Fuels and Chemicals - Auto Ignition Temperatures

Voci correlate

Collegamenti esterni

  • (EN) Autoignition Point of the elements, su periodictable.com.
Controllo di autoritàGND (DE) 4219665-6
  Portale Chimica: il portale della scienza della composizione, delle proprietà e delle trasformazioni della materia