Zaccaria Ferreri

Zaccaria Ferreri
vescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricoperti
  • Vescovo titolare di Sebaste di Cilicia (1518-1519)
  • Vescovo di Guardialfiera (1519 e 1521-1524)
 
Nato1479 a Vicenza
Deceduto1524 a Roma
 
Manuale

Zaccaria Ferreri, talvolta indicato anche come Zaccaria Ferrari (Vicenza, 1479 – Roma, 1524), è stato un vescovo cattolico, poeta e legato pontificio italiano.

Biografia

Appartenente ad una famiglia nobile, studiò a Padova e divenne monaco benedettino presso l'Abbazia di Montecassino. All'età di 25 anni lasciò il monastero e si trasferì a Roma,[1] dove concluse gli studi conseguendo il dottorato in diritto e in teologia. Inizialmente servì papa Giulio II, ma in seguito si unì alle fila dei suoi avversari e partecipò al Conciliabolo di Pisa nel 1511; per queste attività ricevette la scomunica nel 1513.[1] Riappacificatosi con il nuovo papa Leone X, gli fu affidato il compito di preparare una nuova edizione più sintetica e comoda del breviario.[2] Nel 1518 divenne vescovo titolare di Sebaste di Cilicia, mentre nel 1519 fu nominato vescovo di Guardialfiera.[1][3][4] Due mesi dopo rinunciò a quest'ultima nomina, ma mantenendone sia il titolo sia i diritti.[1]

Tra il 1520 e il 1521 fu inviato come legato pontificio nel Regno di Polonia e nel Granducato di Lituania. In Polonia mediò una tregua nella guerra polacco-teutonica ed intraprese una campagna contro la diffusione del Luteranesimo,[5] mentre in Lituania indagò sulle prove per la canonizzazione di San Casimiro. Pur avendo programmato un ulteriore viaggio nel Granducato di Mosca, dovette rinunciarvi a causa della quarta guerra moscovito-lituana. Nel 1521 ritornò a Roma e continuò a lavorare al breviario. Dopo la morte di papa Leone X, avvenuta il 1º dicembre 1521, rivendicò i suoi diritti di vescovo di Guardialfiera, riassumendone pertanto la carica. Il suo breviario venne pubblicato dopo la sua morte nel 1524.[1]

Opere

  • Apologia sacri Pisani Concilii (1511)
  • Lugdunense somnium de divi Leonis X, P. M., ad summum pontificatum divina promotione (1513)
  • Vita beati Casimiri confessoris (1521)
  • Hymni novi ecclesiastici iuxta veram metri et Latinitatis normam (1525)

Note

  1. ^ a b c d e Čiurinskas, op. cit.
  2. ^ Batiffol, p. 178.
  3. ^ Eubel, p. 294.
  4. ^ Eubel, pp. 206-207.
  5. ^ Małłek, p. 32.

Bibliografia

  • Francesco Barbarano, Historia ecclesiastica della città, territorio, e diocese di Vicenza, IV, Vicenza, 1760, pp. 112-117.
  • (EN) Pierre Batiffol, History of the Roman Breviary, Longmans, Green, 1912, OCLC 679005.
  • Ferdinando Cavalli, Di uno scrittore politico del secolo XV, in Atti del Reale Istituto veneto di scienze, lettere ed arti, VII, IV, Venezia, 1885, pp. 311-318.
  • (LT) Mintautas Čiurinskas, Ankstyvieji šv Kazimiero "gyvenimai", Vilnius, Aidai, 2004, ISBN 9789955656012.
  • Luigi De Martino, Nuovi elementi per la biografia dell'umanista e giurista Zaccaria Ferreri, in Studi Senesi, CXXIII, Roma, 2010, pp. 266–291.
  • (LA) Konrad Eubel, Hierarchia catholica medii et recentioris aevi, volume III, 2ª ed., Münster, Libreria Regensbergiana, 1923.
  • Alessandro Ferrajoli, Il ruolo della corte di Leone X, in Archivio della Società Romana di Storia Patria, XLI, Roma, 1918, pp. 91-104.
  • (EN) Janusz Małłek, Poland in the face of the Lutheranisation of Prussia, in The Military Orders and the Reformation: Choices, State Building, and the Weight of Tradition, Uitgeverij Verloren, 2006, ISBN 9789065509130.
  • Bernardo Morsolin, Zaccaria Ferreri: episodio biografico del secolo XVI, Vicenza, 1877.
  • Bernardo Morsolin, L'abbate di Monte Subasio e il Concilio di Pisa, in Atti del Regio Istituto veneto di scienze, lettere ed arti, VII, IV, Venezia, 1893, pp. 1689-1735.
  • (FR) Paul Pierling, La Russie et le Saint-Siège, I, Parigi, 1896, pp. 254-275.
  • (LA) Odorico Raynaldi, Annales ecclesiastici, XXXI, Parigi, 1877.
  • Girolamo Tiraboschi, Notizie della vita e della opere di Zaccaria Ferreri vicentino, vescovo della Guardia, in Continuazione del Nuovo giornale de'letterati d'Italia, XVI, Modena, 1779, pp. 49-95.

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