Esafluoroplatinato di diossigenile

Esafluoroplatinato di diossigenile
Struttura di Lewis dell'esafluoroplatinato di diossigenile
Struttura di Lewis dell'esafluoroplatinato di diossigenile
Struttura 3D sfere-stecche dell'esafluoroplatinato di diossigenile
Struttura 3D sfere-stecche dell'esafluoroplatinato di diossigenile
Nome IUPAC
esafluoroplatinato di diossigenile
Nomi alternativi
esafluoroplatinato(V) di diossigenile
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareF6O2Pt
Massa molecolare (u)341,07
Aspettosolido rosso
Numero CAS54359-96-5
Immagine_3D
SMILES
O=[O+].F[Pt-](F)(F)(F)(F)F
Indicazioni di sicurezza
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L'esafluoroplatinato di diossigenile è il composto inorganico con formula O2PtF6. In condizioni normali il composto è un solido paramagnetico di colore rosso, che contiene l'inusuale catione diossigenile O2+, mentre nell'anione PtF6 il platino è nello stato di ossidazione inusuale +5.

Storia

Questo composto è stato il primo a contenere il catione diossigenile, O2+. Fu sintetizzato per la prima volta nel 1962 da Neil Bartlett facendo reagire ossigeno e PtF6.[1][2] La riuscita della reazione suggerì a Neil Bartlett di tentare analoga reazione usando il gas nobile xeno al posto dell'ossigeno, dato che i potenziali di prima ionizzazione di xeno e ossigeno sono simili (sono rispettivamente 12,13 e 12,2 eV). Fu così preparato l'esafluoroplatinato di xeno, dimostrando che anche i gas nobili potevano formare composti chimici.[3]

Sintesi

L'esafluoroplatinato di diossigenile si prepara per reazione diretta tra ossigeno e PtF6; quest'ultimo è uno dei più forti ossidanti noti.[2][4][5]

O 2 + PtF 6 [ O 2 ] + [ PtF 6 ] {\displaystyle {\ce {O2 + PtF6 -> [O2]+[PtF6]-}}}

Alternativamente l'esafluoroplatinato di diossigenile si può ottenere passando una miscela di ossigeno e fluoro su una spugna di platino a 450 ºC.[2]

Struttura

L'esafluoroplatinato di diossigenile cristallizza a bassa temperatura nel sistema romboedrico; la struttura è isomorfa con quella dell'esafluoroplatinato(V) di potassio, KPtF6. A temperatura più elevata O2PtF6 ha una forma cubica che risulta isomorfa con KSbF6.[6] Nella forma cubica l'ottaedro [PtF6] è leggermente compresso lungo l'asse di rotazione ternario rivolto verso il catione O2+. Ogni catione O2+ risulta circondato da 12 atomi fluoro.[2]

Reattività

L'esafluoroplatinato di diossigenile è un composto stabile; scaldato oltre 90 ºC sublima sotto vuoto senza decomporsi. È stato usato per ottenere altri composti di Pt(V) come KPtF6, ClF3⋅PtF6 e IF5⋅PtF6.[2]

Note

Bibliografia

  • Neil Bartlett e D. H. Lohmann, Dioxygenyl hexafluoroplatinate (V), O2+[PtF6], in Proc. Chem. Soc., 1962, pp. 115-116, DOI:10.1039/PS9620000097.
  • Neil Bartlett e D. H. Lohmann, Fluorides of the Noble Metals. Part II. Dioxygenyl hexafluoroplatinate(V), [O2]+[PtF6], in J. Chem. Soc., vol. 115, 1962, pp. 5253–5261, DOI:10.1039/jr9620005253.
  • Neil Bartlett, Xenon hexafluoroplatinate(V) Xe+[PtF6], in Proc. Chem. Soc., 1962, p. 218, DOI:10.1039/PS9620000197.
  • (EN) A. D. Beveridge e H. C. Clark, Pentahalides of the Transition Metals, in V. Gutmann (a cura di), Halogen Chemistry, vol. 3, Londra, Academic Press, 1967, ISBN 9780323148474.
  • (EN) N. N. Greenwood e A. Earnshaw, Chemistry of the elements, 2ª ed., Oxford, Butterworth-Heinemann, 1997, ISBN 0-7506-3365-4.
  • (EN) C. E. Housecroft e A. G. Sharpe, Inorganic chemistry, 3ª ed., Harlow (England), Pearson Education Limited, 2008, ISBN 978-0-13-175553-6.

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