Monoclorodifluorometano

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Monoclorodifluorometano
Formula di struttura
Formula di struttura
Modello a sfere e bastoncini
Modello a sfere e bastoncini
Nome IUPAC
clorodifluorometano
Nomi alternativi
HCFC 22
freon 22
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareHCF2Cl
Massa molecolare (u)86.47
Numero CAS75-45-6
Numero EINECS200-871-9
PubChem6372
SMILES
C(F)(F)Cl
Proprietà chimico-fisiche
Temperatura di fusione−159 °C (114 K)
Temperatura di ebollizione−40 °C (233 K)
Proprietà termochimiche
ΔfH0 (kJ·mol−1)−481.58
S0m(J·K−1mol−1)280.96
Indicazioni di sicurezza
Simboli di rischio chimico
gas compresso irritante
attenzione
Frasi H280 - 332
Consigli P273 - 410+403 - 501 [1][2]
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Il clorodifluorometano (o monoclorodifluorometano), noto commercialmente anche con le sigle freon 22 o R-22, come fluido refrigerante, è un alometano di formula CHF2Cl.[3]

A temperatura ambiente si presenta come un gas incolore, non infiammabile, dal leggero odore etereo e dolce, poco solubile in acqua.[4] Veniva venduto in bombole come gas liquefatto sotto pressione.[3] Da non confondere con il diclorofluorometano (CHCl2F).

Il clorodifluorometano, può essere ottenuto dalla reazione tra cloroformio e acido fluoridrico

CHCl 3 + 2 HF CHF 2 Cl + 2 HCl {\displaystyle {\ce {CHCl3 + 2 HF -> CHF2Cl + 2 HCl}}}

Il processo industriale si basa sull'utilizzo di un catalizzatore a base di trifluoruro di bismuto, il quale si ottiene per addizione di acido fluoridrico al tricloruro di bismuto

BiCl 3 + 3 HF BiF 3 + 3 HCl {\displaystyle {\ce {BiCl3 + 3 HF -> BiF3 + 3 HCl}}}

Il trifluoruro di bismuto, tramite un meccanismo carbocationico, attacca il cloroformio in presenza di acido fluoridrico:

CHCl 3 + 2 HF BiF 3 CHF 2 Cl + 2 HCl {\displaystyle {\ce {CHCl3 + 2 HF--BiF3 -> CHF2Cl + 2 HCl}}}

Il fluido refrigerante R-22 non è più commercializzabile perché è responsabile del buco dello strato di ozono; dal 2002 non è stato più possibile impiegarlo negli impianti di climatizzazione domestica di nuova installazione, in cui è stato rimpiazzato in prevalenza dall'R-410A (a sua volta affiancato a partire dagli anni 2010 dall'R-32, che diventerà obbligatorio dal 2025), mentre dal 2015 è stata vietata anche la ricarica di impianti pre-esistenti funzionanti ad R-22. Vi sono ancora alcune difficoltà per avere un sostituto con caratteristiche simili ma senza cloro. Le attuali miscele in commercio contengono isobutano, che negli impianti frigoriferi secca le guarnizioni o-ring, quindi è consigliabile sostituire tali guarnizioni prima del cambio del gas.

Note

  1. ^ scheda del clorodifluorometano su IFA-GESTIS
  2. ^ Smaltire presso impianti di trattamento rifiuti autorizzati.
  3. ^ a b (EN) PubChem, Dichlorofluoromethane, su pubchem.ncbi.nlm.nih.gov. URL consultato il 3 agosto 2022.
  4. ^ GESTIS-Stoffdatenbank, su gestis.dguv.de. URL consultato il 3 agosto 2022.

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